Interpellation 19.3674
Pericoli nello scambio diretto di latte materno
Depositato da Yvonne Feri 19.6.2019
Testo depositato
Gli ospedali della Svizzera tedesca dispongono di banche del latte materno in cui il latte donato è destinato esclusivamente ai neonati prematuri dei rispettivi ospedali (nella Svizzera francese e italiana non esistono banche di questo tipo). Parallelamente è sempre più frequente uno scambio diretto di latte materno organizzato tramite piattaforme on line non ufficiali.
Questo latte, passato perlopiù direttamente da madre a madre in maniera informale, al contrario di quello disponibile negli ospedali non è pastorizzato e neanche controllato per escludere malattie, batteri o virus che possono essere trasmessi al neonato proprio come succede con gli emoderivati.
Le piattaforme on line per la condivisione e la vendita di latte forniscono informazioni discordanti, non prevedono controlli della qualità e non assicurano la responsabilità. Le donne che le utilizzano e i loro neonati si assumono tutti i rischi legati allo scambio di latte materno non pastorizzato.
Il latte materno fornisce al bambino importanti anticorpi e sostanze immunizzanti, proteggendolo dalle malattie. I bambini allattati presentano un rischio ridotto di incorrere in problemi di sovrappeso e sono meno esposti al rischio di malattie cardiocircolatorie e ipertensione. Tutti questi vantaggi valgono ovviamente anche per il latte donato, con l'aggiunta tuttavia del potenziale rischio di trasmissione di malattie o di una conservazione inappropriata. Le madri intervistate ritengono che i vantaggi di uno scambio del latte siano maggiori rispetto ai rischi che ciò potrebbe comportare e prediligono il latte materno estraneo ai prodotti sostitutivi.
Il Consiglio federale è invitato a rispondere alle seguenti domande:
1. Qual è la sua opinione generale in merito alle banche del latte materno?
2. Come si possono ridurre i rischi dello scambio diretto di latte materno?
3. Sono necessarie prescrizioni o basi legali per questo tipo di scambio?
4. Com'è possibile informare i genitori sui rischi e i pericoli, per il neonato, dello scambio di latte materno?
5. Come possono essere protetti i lattanti?
Parere del consiglio federale
28.8.2018
1. Il Consiglio federale sostiene tutto ciò che contribuisce a una salute e un'alimentazione ottimali di madri e neonati e riconosce, a questo proposito, che il latte materno è senza alcun dubbio un nutrimento eccellente per tutti i lattanti. Accoglie dunque con favore l'iniziativa dei diversi ospedali di istituire banche del latte materno. Tuttavia, nutre perplessità riguardo alle piattaforme private on line di scambio di latte materno, ritenendo che in questi casi la qualità necessaria dei prodotti non possa essere garantita con certezza.
2. Come illustra l'autrice dell'interpellanza, lo scambio di latte materno comporta dei rischi, poiché è difficile sapere se le norme igieniche vengono rispettate e inoltre vi è la possibilità che vengano trasmesse malattie. Il Consiglio federale è quindi favorevole all'elaborazione di norme qualitative generalmente riconosciute, come quelle della Società svizzera di neonatologia. Ritiene inoltre importante che le banche del latte materno siano gestite dagli ospedali o da organizzazioni senza fini di lucro che offrano le stesse garanzie di qualità degli ospedali.
3. La legge sulle derrate alimentari (RS 817.0) può, in linea di principio, essere applicata sia al latte materno sia allo scambio e alla vendita del latte materno sulle piattaforme on line. L'Ufficio federale per la sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) e l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) sono in contatto con il centro Promozione allattamento al seno Svizzera per chiarire se la fornitura del latte materno negli ospedali ai neonati prematuri debba essere disciplinata dal diritto alimentare o se siano necessarie ulteriori basi giuridiche.
4./5. La responsabilità di informarsi sui rischi inerenti allo scambio di latte materno sulle piattaforme on line spetta in primo luogo ai genitori. Tuttavia, secondo il Consiglio federale, nulla impedisce che l'UFSP e il centro Promozione allattamento al seno Svizzera, che collabora con l'USAV, competente in materia, informino più attivamente i genitori sui rischi del caso.